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Il 6 e 7 maggio di quest’anno a Bologna c’è stato il primo incontro nazionale delle cooperative di consumo autogestite (food coop). Due giorni per riflettere sull’attuale situazione economica e sociale, parlare di economia solidale e trasformativa, condividere luoghi e pratiche per un’economia di cambiamento e rilanciare l’alternativa della cooperazione e dell’autogestione.


Noi abbiamo partecipato all’iniziativa ascoltando i dibattiti, osservando gli interessanti laboratori per adulti e bimbi, acquistando al mercato dei produttori e parlando con loro, facendoci raccontare le loro storie. Abbiamo assaggiato cibo e abbiamo goduto con gli altri del bel clima di socialità che si respirava.


E’ aumentata in noi la voglia di mettere ancora più energia nella realizzazione del nostro progetto HOME OPEN MARKET. Sentiamo l’esigenza di rimettere l’uomo al centro, l’uomo con le sue esigenze, con i suoi bisogni reali. Vogliamo realizzare una nuova forma di economia basate sulla cooperazione e il rispetto. Per entrare in quest’ottica ci si deve sganciare dall’idea neoliberista che afferma che il mercato e la concorrenza sono gli unici regolatori della vita sociale. Prima dell’industrializzazione, infatti, l’uomo basava le sue economie sulla reciprocità e sulla ridistribuzione attraverso le relazioni personali e comunitarie. Questo è ciò che vogliamo ripristinare anche noi!


E’ stato bello dialogare con i produttori. Ciascuno di loro ha raccontato la sua storia, le sue sfide. Chi vuole preservare certe tradizioni, chi vuole salvaguardare certe colture, chi, col suo lavoro e la sua buona volontà, offre opportunità lavorative a persone meno fortunate, chi si impegna a produrre prodotti utilizzando tecniche che rendono il prodotto più sano, più digeribile, più compatibile all’essere umano. E’ stato bello incontrare i produttori, uomini e donne che amano il loro lavoro, rispettano le risorse della Terra e se ne prendono cura.


Ci piace la parola cura che per noi significa in sostanza prendersi cura di sé, degli altri, del bene comune.


Come cittadini di una comunità possiamo essere sempre più consapevoli di ciò che serve, di ciò che è buono, di ciò che è giusto fare insieme. Ecco perché è importante trovare delle occasioni per incontrarsi per dialogare e progettare. Il confronto si attua sulle opinioni. E’ importante abituarci a trovare insieme soluzioni sulle tematiche che più ci stanno a cuore.
La non violenza del cuore e dei gesti concreti deve essere alla base di ogni intento, di ogni nostra azione!